Si può realizzare un documentario a impatto zero? A quanto pare sì. “Lungo il futuro del Po” è la storia di un viaggio sostenibile alla scoperta del più lungo fiume d’Italia che da Pian del Re, ai piedi del Monviso, si distende come un serpente tortuoso bagnando la pianura padana per 652 chilometri.
Il progetto nasce da una mia idea, da quando nell’estate 2017 ho visto la sorgente del Po in secca. Lì è nata la voglia di scoprire il fiume più lungo d’Italia, con la sua storia passata, presente e futura.
Il film focalizza la sua attenzione sulla crisi climatica, su quei cambiamenti che stanno stravolgendo la vita sia di montanari e abitanti della pianura. Negli ultimi anni il fiume più lungo d’Italia ha sofferto le poche precipitazioni estive e le scarse riserve invernali. Nell’estate 2017 per la prima volta, da quando la storia ricorda, sotto la pietra con la scritta ‘Qui nasce il Po’ non c’era alcun rivolo d’acqua. È lì che abbiamo maturato l’idea di seguirne il corso per scoprirne qualcosa in più. Dal film traspare chiaro il legame tra montagna e pianura, come gli accadimenti delle terre alte influenzino irrimediabilmente la valle, ma anche il contrario: come un cambiamento della foce possa avere conseguenze sui territori montani distanti oltre seicento chilometri.